Il progetto del nuovo Sagrato della Chiesa
Durante questi mesi estivi è stato ultimato il Sagrato della Chiesa Madonna Pellegrina che sarà inaugurato domenica 20 settembre. Di seguito pubblichiamo i dettagli del progetto. Il progetto ha lo scopo di riqualificare lo spazio consacrato del Santuario “Madonna Pellegrina”.
Il Progetto: propositi e significati
Come elemento preponderante del progetto si considera il percorso pedonale che inizia dalla Via Novara, asse viario che divide in due parti il territorio di San Martino e termina all’ingresso della Chiesa. Con questo criterio s’intende evidenziare la composizione di tre aree distinte che a loro volta generano altrettanti intervalli fisico-spaziali, connessi ma con funzioni differenti:
1) il primo inizia dall’ingresso di Via Novara e termina nel punto in cui interseca il percorso di servizio per l’Oratorio ed è formato dallo spazio fisico delimitato dalle due aiuole poste a ridosso della Via Novara. Il proposito progettuale è di attribuire a questo spazio il ruolo di mitigazione ambientale tra quello pubblico di Via Novara da quello privato e consacrato della Parrocchia;
2) il secondo ha un ruolo esclusivamente di servizio ed è costituito dal percorso trasversale che inizia dalla Via Vittorio Veneto ed è riservato ai mezzi di trasporto e di servizio cui potranno accedere all’Oratorio e agli spazi interni della parrocchia.
3) il terzo ha un ruolo di carattere emotivo. Esso è fondamentalmente riservato alla preparazione spirituale dei fedeli e alla sosta dei medesimi prima e dopo le funzioni religiose. L’ingresso in questo luogo più espressivo che funge da cerniera tra il dentro e il fuori come spazio fisico, il cui limite è ben visibile con l’ausilio della “soglia” in granito grezzo e dalla presenza di doppia coppia di setti in cemento e graniglia, con finitura martellinata, la cui altezza è pari al portale della Chiesa. A delimitare ulteriormente questo spazio ai lati vi sono due aiuole.
In sezione, il percorso principale dalla Via Novara sino alla soglia è caratterizzato dall’andamento in discesa, agevole, nel corso del quale si percepisce il senso dell’accoglienza. Dalla soglia all’ingresso della chiesa l’andamento è al contrario in leggera salita così da rappresentare il senso del dovere, poiché meritare il perdono, è fatica.
Il Progetto: simboli applicati
Gli elementi di progetto cui è stato fatto riferimento sono i seguenti:
- L’atrio nella casa antica era il cortile, ora vale come ingresso porticato di un edificio.
- La “soglia” poiché simboleggia la porta del cielo e l’atrio della casa del Signore.
- I “setti” che rappresentano i quattro Evangelisti e stabiliscono il punto spaziale più espressivo del sagrato quale ingresso al luogo consacrato, all’accoglienza, alla preparazione spirituale.
- Le “linee oblique” simbolo dei corsi d’acqua (ricchi nel nostro territorio) fittizie e presenti all’interno della Chiesa rappresentati dalle “sponde” collocate alle pareti laterali. Questi manufatti che all’interno celano le apparecchiature dei corpi illuminanti servono per proiettare la luce artificiale al soffitto e per illuminare la via crucis posta nella parte laterale inferiore della chiesa.
- Copertura obliqua (Carena). Il progettista della Chiesa Mons. Don Villa nella sua relazione di progetto faceva riferimento alla nave rovesciata per la parte superiore della copertura.
- Il cerchio nel quadrato: il quadrato è il simbolo dell’ordine e della terra, il cerchio è il simbolo del cielo e della perfezione divina. La figura rappresentata nel progetto all’ingresso del terzo intervallo determina la contrapposizione tra cielo e terra, tra ragione e sentimento, tra durezza e tenerezza.
- Sagrato: è lo spazio consacrato avente funzione di cerniera tra sacro e profano, tra chiesa e mondo, tra luogo di celebrazione e vita quotidiana.
Architetto Roberto Altini