Il Signore ci renda docili allo Spirito per accoglierci con affetto
Carissimi parrocchiani di Bareggio,
sono le prime parole che vi scrivo, e più che una mia dettagliata presentazione vorrei condividere con voi un semplice pensiero, che ci può aiutare a cogliere il senso di questa irruzione dello Spirito Santo nelle nostre esistenze. Sappiamo che io non ho scelto voi e voi non avete scelto me: Qualcun altro ha deciso per noi e ci ha scelti per essere in comunione fra noi e in lui, un cuor solo e un’anima sola. Questa consapevolezza è il primo antidoto contro i possibili rimpianti, le nostalgie del passato e le false attese e speranze future. È il Signore che attraverso il suo Spirito agisce nella sua Chiesa e di fatto ha voluto che le nostre storie si incontrino, si accolgano e camminino insieme fino a quando Lui vorrà. Sarà nostro compito in questi anni comprendere perché ci ha fatto incontrare, che cosa chiede a noi, sua Chiesa e soprattutto come vorrà plasmarci.
Questa docilità all’azione dello Spirito ci dona una grande libertà che ci purifica non solo dai rimpianti, ma anche dai pregiudizi e dalle diffidenze che insidiano una vera e autentica accoglienza reciproca. Disinnesca i conflitti e le incomprensioni che si possono creare e ci aiuta ad instaurare relazioni fraterne.
Per me oggi si rinnovano ancora una volta quella disponibilità ed obbedienza che promisi all’Arcivescovo Martini l’8 giugno 1991, quando scelsi di consacrare al Signore la mia vita e di metterla al servizio della Chiesa. Quella disponibilità che si è espressa finora in modo quotidiano e concreto nel servire e condividere la vita delle comunità che mi sono state affidate e dove sono nati e cresciuti legami familiari intensi e significativi. Quella disponibilità che ora in modo impetuoso e straordinario mi chiede di andare verso un’altra destinazione e che in questo momento graffia la mia carne. Graffi che per grazia si trasformano però in solchi profondi, pronti ad accogliere il seme buono che il Signore dona abbondantemente a chi lascia tutto per il Vangelo, e che non mancheranno di dare buoni frutti… e chissà quanti fratelli, sorelle, padri e madri il Signore vorrà donarmi qua a Bareggio!
La figura di Zaccaria, il padre di Giovanni Battista, ci può accompagnare in questi primi mesi di attesa. Zaccaria, di fronte all’irruzione inaspettata dell’Angelo che gli annuncia la nascita di un figlio, rimane incredulo e muto fino a quando non pronuncia il nome scelto da Dio per il figlio donato: Giovanni è il suo nome! Un nome nuovo e sconosciuto, che non rispetta la tradizione e le aspettative umane. Solo con il riconoscimento scaturito da un’accoglienza sincera e fiduciosa, Zaccaria riacquisterà la parola e inizierà a lodare e benedire il Signore.
Per me questo nuovo nome che sono chiamato a pronunciare con disponibilità e accoglienza di cuore è la Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa in Bareggio e per voi, come nuovo Pastore, Don Luca.
Pronti allora a lodare e benedire insieme il Signore che compie prodigi, ci accogliamo con affetto e semplicità di cuore.
don Luca, parroco